MASTOPESSI CON PROTESI


L'intervento di mastopessi (lifting del seno) è una procedura chirurgica estetica piuttosto comune, ma complessa, in grado di sollevare, e rassodare il seno ceduto e molto rilassato

La perdita di elasticità cutanea, la forza di gravità, e altri fattori come diminuzione di peso, gravidanza e allattamento, possono modificare la forma e la tonicità del seno femminile.
L’intervento di Mastopessi effettuato con o senza protesi è rivolto a tutte quelle pazienti che vogliono rimodellare il proprio seno, sia ingrandendolo sia conservando il loro volume naturale.

Il risultato sarà in entrambi i casi un seno dall’aspetto più giovanile, più alto e soprattutto più rassodato.

La procedura

L'intervento di mastopessi con protesi tradizionalmente viene effettuato con l'inserimento della protesi nella sede più opportuna e la rimozione della cute in eccesso con trasposizione in alto dell'areola (CAC). 

Si esegue un allestimento della “tasca” che accoglierà l’impianto con tecnica sottomuscolare completa o tecnica Dual plane (tasca sottomuscolare parziale) quindi si ancora la ghiandola più in alto con punti interni che la riposizionano e la fissano al muscolo pettorale. La ghiandola cosi risollevata viene poi modellata ad assumere la sua naturale forma conica. La cute in eccesso viene eliminata attraverso la cicatrice periareolare sola o associata ad una piccola verticale.

L'impianto protesico

Vengono utilizzate protesi a tripla camera con "barrier coat" (sistema antifiltrazione gel di silicone interno) recentemente introdotte sul mercato con assolute garanzie di isolamento tra il contenuto della protesi e i tessuti circostanti. Esse hanno una durata di circa quattro-cinque volte superiore rispetto alle classiche protesi monocamera la cui durata media è intorno a 10 anni e non necessitano di alcun tipo di manutenzione o precauzione dopo l'impianto. La garanzia fornita dalla ditta produttrice sulla rottura di questo tipo di protesi è " a vita".

La scelta del posizionamento dell'impianto secondo la maggior parte degli autori è guidata dallo spessore dei tegumenti che rivestono la parete toracica. 
Al di sotto del centimetro si esegue l'impianto sottomuscolare.
In realtà tale criterio è abbastanza semplificativo e non sempre ci assicura la scelta migliore.

Esistono infatti 5 posizioni d'impianto: retromuscolare totale, retromuscolare parziale, retroghiandolare, retrofasciale parziale o totale e dual plane type 1,2,3.

L'intervento


L'elasticità dei tessuti, il livello del CAC (complesso areola capezzolo), il tipo e soprattutto la taglia del seno desiderato, le abitudini di vita ed il tipo di attività fisica propri della paziente, la percentuale di grasso/ghiandola di cui è costituito il seno, oltre al criterio classico legato allo spessore dei tegumenti, devono orientare il chirurgo nella scelta della tecnica da applicare senza alcun preferenza verso alcuna di esse

  • Utilizzo di protesi di ultima generazione , anatomiche”dual gel” o rotonde"soft touch", tutte contenenti gel coesivo e superficie microtesturizzata.

  • Predeterminazione esatta del volume finale del seno mediante appositi sizer da mostrare nella visita preoperatoria. Ciò ha lo scopo di non creare seni di dimensioni diverse da quelle realmente desiderate dal paziente con pericolosi effetti psicologici conseguenti.
  • Espletamento dell'intero intervento con l’ausilio di fibre ottiche allo scopo di limitare l'incisione di accesso ed assicurare una emostasi capillare possibile solo mediante l'utilizzo delle fibre ottiche.

  • Ttecnica di sutura triplanare con piani differenti di fili riassorbibili a differente distanza di tempo senza alcun punto esterno.


Quando si effettua l'intervento

Effettuazione dell'intervento solo nei primi quindici giorni del ciclo mestruale. evitando percio tutta la fase premestruale e per maggior precauzione post-ovulatoria.
In tale periodo infatti si avrebbe un maggior sanguinamento e fastidio post-operatorio oltre ad un imperfetto calcolo del volume dell'impianto.

Durata

L’intervento di mastopessi con protesi dura in media tre ore

Il Post-operatorio

Il postoperatorio è caratterizzato da modesto dolore grazie all’infiltrazione intraoperatoria di anestetici locali intorno e all’interno della tasca d’impianto protesico.

Si posizionano bendaggi elastocompressivi per le prime 24 ore che vengono poi sostituiti da un reggiseno sportivo da indossare nei primi 15 giorni postoperatori